DEVOZIONE: PRIMI DOCUMENTI

 

A.S.M.Q.

Rotolo Pergamenaceo 13/A

Sono 9 atti di cui diamo la sintesi del contenuto:

                I atto del 26 agosto 1467 rogato da Agostino Ciosi:

Il vescovo di Viterbo, card. Pietro Gennari, " deputati li quattro Santesi concesse licenza di cominciare a fabbricare una chiesola o cappella, consacrare il luogo e celebrarvi la messa" ( vol. 128 c1)

II atto del 5 settembre 1467 rogato da Agostino Ciosi:

" detto vescovo ordinò alli p. priori di Gradi, Trinità, Verità e San Francesco che ciascuno di loro dovesse eleggere nel convento un padre confessore idoneo et approvato ad udire le confessioni dei fedeli, che a questa chiesa concorrevano" ( vol. 128 c.1)

III atto del 9 ottobre 1467 rogato da Giovanni Faccenda:

" il vescovo, oltre i sopraddetti 4 confessori, ordinò l’elezione di altri 4 confessori secolari cioè quattro preti parrocchiani, con la facoltà d’assolvere dai casi riservati al vescovo medesimo, che fece anche commissario Agostino Ciosi sopra la revisione e rendimento di conto al quale erano tenuti i soprastanti o santesi delle elemosine da loro amministrate con la facoltà di eleggere altri confessori sia regolari che secolari" ( vol. 128 c.2)

IV atto del 22 ottobre del 1467 rogato Agostino Ciosi :

" il vescovo nominò Commendatore della chiesa della Quercia Pier Francesco di Giovanni Manicatore da Viterbo " ( vol. 128 c.2)

 

V atto del 13 dicembre 1467 rogato da Girolamo de Angelis:

" monitorio del vescovo contro gli usurpatori delle elemosine della chiesola, che sotto pena di scomunica dovessero restituirle inventariarle e rendere conto in mano del detto nuovo commendatore" ( vol. 128 c.2)

VI atto del 14 dicembre 1467 rogato da Girolamo de Angelis :

" il vescovo conferma Francesco come Commendatore e l’induzione nel possesso di questa chiesa commessa ad Antonio di Nicola " ( vol. 128 c.2)

VII atto del 2 gennaio 1468 rogato da Girolamo de Angelis:

" amorevole ammonimento del vescovo fatto ai soprastanti per le elemosine altrimenti in ogni parrocchia di Viterbo sarebbero stati scomunicati " ( vol. 128 c.3)

VIII atto del 16 gennaio 1468 rogato da Agostino Ciosi:

" assoluzione della scomunica nella quale erano incorsi i detti soprastanti et il rendimento di conto delle elemosine usurpate" ( vol. 128 c.3)

IX atto del 11 gennaio 1468 rogato Agostino Ciosi:

" conferma del Commendatore " (vol. 128 c.3)

 

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